è CHIUSA
REGIONE LOMBARDIA
HA BOCCIATO
IL FORNO DI RIVOLTA!
CI AUGURIAMO DI
AVER FATTO PASsARE IL NOSTRO MESAGGIO
ALL’ATTUALE GIUNTA COMUNALE
E QUELLE FUTURE
AD OGGI
803
RIVOLTANI HANNO FIRMATO
la petizione cartacea
DOVE vogliono COSTrUIRLO
IL FORNO CREMATORIO DOVRà ESSERE ALL’INTERNO DEL CIMITERO, LO IMPONE IL REGIO DECRETO N.1265 DEL 1934.
l’illustrazione è presa dalla relazione del comune di rivolta d’adda.
LA RELAZIONE intera è VISIBILE QUI scarica L’ALLEGATO1.
il consiglio comunale ha deliberato la partecipazione alla manifestazione d’interesse per la costruzione di un forno crematorio nel cimitero di rivolta
guarda la delibera 27.03.2024
due linee di cremazione
2.400
cremazioni l’anno
minimo
operativo
sei giorni
a settimana
otto ore
al giorno minimo
vincoli regionali
perchè non vogliamo
un forno crematorio nel cimitero di rivolta
strade non idonee
incremento del traffico
su strade del centro abitato
i carri funebri saranno circa 8 al giorno, 16 passaggi tra andata e ritorno, due all’ora su otto ore di operatività.
questi veicoli passeranno su strade del centro abitato assieme a tutto il traffico correlato.
costanti
emissioni
“le emissioni in termini chimico fisici sono identiche a quelle prodotte dagli inceneritori”
consiglio di stato, sez. iv n.14 del 3 gennaio 2022
bruceremo più di una tonnellata di materia al giorno
Il forno, se costruito, dovrà cremare almeno 2.400 salme l’anno, bruciando otto ore al giorno, sei giorni a settimana come minimo. vincoli imposti da regione lombardia.
se posizionato come illustrato dalla relazione del nostro comune, il camino dei forni sarà a due passi dal centro storico, a meno di 100 metri dalle abitazioni circostanti, a meno di 80 metri dalla zona a trasformazione residenziale adiacente al parcheggio del cimitero, come da pgt in vigore, e a meno di 350 metri dal depuratore d’acqua e dal parco adda sud.
Ci sono lacune normative in merito alle distanze minime dai forni creamatori. il R.D. n.1265 del 1934 impone una distanza minima di 200 metri dai centri abitati, ma il Consiglio Comunale può non rispettare la distanza se accerta che non sia possibile provvedere altrimenti. non Vogliamo sfruttare lacune normative. Una volta costruito non si torna indietro. INVESTIAMO LE NOSTRE RISORSE IN ALTRO. NON VOGLIAMO UN FORNO DI QUESTA PORTATA A FIANCO ALLE NOSTRE CASE.
svalutazione
immobili
le case limitrofe potrebbero diminuire di valore
Il forno di
CREMONA
può cremare più del DOPPIO DELLA RICHIESTA attuale e futura DI TUTTA LA PROVINCIA.
il forno di LODI è a MENO DI 20 MINUTI da Rivolta.
La città di Milano e tutte le città periferiche, con milioni di residenti e nel raggio di 30Km da Rivolta, rientrano completamente nel bacino di utenza dell‘ipotetico forno Rivoltano.
Le province di Monza e Brianza e di Lecco non hanno forni creamatori.
chi ne beneficerà direttamente?
UN FORNO
IN PAESE
CHE ASSORBE LA DOMANDA REGIONALE
ci siamo offerti
volontari
Rivolta è un piccolo borgo che ha deciso di offrirsi volontario e CANDIDARSI IN PRIMA FILA ad ospitare un BUSINESS che dovrà soddisfare una domanda regionale in costante crescita. perchè abbiamo alzato subito la mano a questa manifestazione di interesse? costruire un forno che benefici concreti porterà alla nostra comunità?
sicuramente Questa scelta aumenterà il traffico su STRADE NON IDONEE del centro abitato e aumenterà L’INQUINAMENTO LOCALE con COSTANTI EMISSIONI a pochi passi dalle NOSTRE CASE.
non siamo contrari
alla cremazione
siamo contrari al fatto che un piccolo paese come rivolta si offra volontario ad assorbire una domanda regionale.
rivolta è un borgo rinnomato per il nostro campanile e il parco adda sud.